|
|
| Beh, mi fa "piacere" sapere di non essere la sola, shu. Comunque non so, forse per noi donne è davvero più facile entrare in sintonia con cicli e fasi come dicevi tu, però io penso che l'atteggiamento possa derivare anche dal modo in cui ci si è avvicinati all'argomento. Voglio dire, io provengo da una famiglia cristiana (non molto praticante, ma comunque credente) e ho sentito parlare di wicca e paganesimo per la prima volta sfogliando una rivista per ragazzine: da quel momento ho cercato di saperne di più leggendo libri e cercando su internet, ponendomi nel frattempo molte domande. Per lui, invece, è stato diverso. Quando ho capito che la nostra relazione era seria gli ho parlato delle mie scelte, spiegandogli le cose così come le avevo capite e percepite io e con il passare del tempo ha finito per convincersi che quella strada fosse più adatta per lui rispetto al cristianesimo ma il tutto si è fermato lì. Non ha mai cercato di saperne di più per conto suo e nei rari casi in cui ha un dubbio chiede spiegazioni a me. Ora, mi fa piacere che si fidi del mio giudizio, però credo che se tieni davvero a qualcosa sei tu in prima persona a darti da fare. Se gli faccio notare queste cose, comunque lui mi risponde sempre che ci tiene e che per lui è importante, solo non si pone tante domande né ha questa gran smania di sapere perché non si fa tutti i problemi che mi faccio io. Ps. Beata te, nierne: ma praticate sempre insieme o ci sono riti che effettuate in coppia a altri più "personali"?
|
| |